martedì 11 dicembre 2012

NAS4Free: l'erede di FreeNAS 0.7, disco di rete Open Source

NAS4Free versione 9.1 è una distribuzione FreeBSD 9 gratuita che è stata ottimizzata per fornire servizi di Network Attached Storage (NAS) ovvero disco di rete esterno. Si tratta di un software che può essere installato anche su PC datati e li trasforma in sistemi di archiviazione su disco con caratteristiche di sicurezza e di ridondanza spesso presenti solo su prodotti a pagamento e di fascia alta!

NAS4Free

Ho già recensito una precedente versione di FreeNAS (esattamente le versioni 0.7.x e precedenti in FreeNAS - creare un disco di rete a costo zero), tuttavia da allora c'è stato un fork del progetto da parte del nuovo partner / sponsor iXsystemsche ha comportato parecchi cambiamenti, quindi ora esistono due tipologie di prodotti:

a) FreeNAS 9.1.1 - il quale è un nuovo progetto, sempre Open Source, completamente rinnovato e migliorato sia nella grafica che nelle funzionalità (di cui però mi occuperò in altro post) e che viene gestito da iXsystems il quale ha acquistato il marchio FreeNAS nel 2011. Ne parlo in questo post: FreeNAS 9.1.1: Un disco di rete Open Source di alta qualità

b) NAS4Free 9.1 - l'erede diretto del vecchio FreeNAS versione 0.7, che è stato rinominato e che viene sviluppato e mantenuto da un team di volontari e anch'esso Open Source.




NAS4Free 9.1 supporta la condivisione dei dati con sistemi: Windows, Apple e UNIX/LINUX

I dischi fissi e i volumi possono essere gestiti con
  • ZFS v.28 (RAIDZ, RAIDZ2, RAIDZ3)
  • Software RAID (0,1,5) o mix (1+0,1+1, ecc…), 
  • cifratura del disco (con scheda di accelerazione hardware se presente)
  • Filesystem ZFS v.28, UFS, Ext2/3, FAT, NTFS, 
  • Partizione (MBR e GPT)
  • iSCSI (initiator)

Sono supportati i seguenti protocolli di rete: 
  • SMB/CIFS (samba2, samba): Samba Common Internet File System, 
  • AFP (Netatalk): Apple Filing Protocol,
  • NFS: Network File System
  • FTP (ProFTPD): File Transfer Protocol,
  • TFTP (tftp-hpa): Trivial File Transfer Protocol,
  • RSYNC (client / server)
  • Unison
  • SCP (SSH): Secure Copy (Secure Shell),
  • iSCSI (target): Internet Small Computer Systems Interface.

I Servizi Extra disponibili sono:
  • UPnP server (FUPPES)
  • BitTorent client (transmission)
  • iTunes/DAAP server (Firefly),
  • Webserver (Lighttpd),
  • Network Bandwidth measure (IPERF),

Per il Networking:

  • 802.1q vlan tagging,
  • Wireless,
  • link aggregation,
  • Wake On Lan,
  • Bridge
  • CARP (Common Address Redundancy Protocol)
  • HAST (Highly Available Storage)

Per il Monitoraggio:

  • S.M.A.R.T (smartmontools)
  • Notifica via E-mail 
  • SNMPSyslog
  • UPS (NUT) 
Tutto è configurabile attraverso la sua interfaccia WEB.

NAS4Free 9.1 può essere installato su memorie Compact Flash / USB / SSD e su Dischi Fissi oppure può essere avviato su LIVE CD e può utilizzare una piccola chiave USB per memorizzare i dati di configurazione. Inoltre esiste in due versioni:
  • 32bitcon cui si potranno utilizzare Hardware con al MAX 4 GB di memoria RAM.
  • 64bit, con cui si potranno installare e utilizzare PIU' di 4Gb di RAM.
Pur avendo migliorato la compatibilità con hardware più recente (grazie ad un aggiornamento del sistema operativo) resta altrettanto compatibile con hardware "obsoleto" e quindi adatto all'impiego su PC anche "molto datati" per un loro ri-utilizzo. Qui la pagina con l'elenco dell'hardware compatibile con NAS4Free, dove è possibile accedere ad un'ulteriore tabella che suddivide l'hardware compatibile anche in base alla versione di FreeBSD utilizzata. 
NAS4FreeFreeBSD VersionLink Hardware list
9.1.0.2.xxxx9.2FreeBSD 9.2R Hardware Compatibility List
9.1.0.1.xxxx9.1FreeBSD 9.1R Hardware Compatibility List
9.0.0.1.xxxx9.0FreeBSD 9.0R Hardware Compatibility List
Queste ulteriori liste di hardware sono molto più dettagliate e complete. Ad esempio è possibile individuare quali Schede Wireless sono compatibili con FreeBSD e quindi in teoria anche con NAS4Free
L'interfaccia utente (GUI) ha subito un restyling ma rimane comunque molto simile alla precedente versione. 
Fra le chicche disponibili, c'è anche la possibilità di installare un pannellino LCD che mostra in tempo reale le informazioni più importanti, e che viene gestito attraverso il servizio LCDproc.

Fonte: NAS4Free

ESPERIENZA PERSONALE:
Recentemente ho aggiornato un vecchio PC (già utilizzato come sistema FreeNAS) e costituito da un Intel Pentium III con circa 704 MB di RAM, riformattandolo e passando dal vecchio FreeNAS 0.69 al nuovo NAS4Free 9.1. Poiché ritenevo che l'hardware di questo specifico PC NON fosse adatto a utilizzare lo Zettabyte File system (ZFS), a causa della poca RAM e del processore a 32 bit inappropriato, ho preferito ripiegare su un semplice Volume RAID 1 (mirroring) montato su due dischi SATA e condiviso con Windows attraverso il servizio CIFS/Samba. Tutto funziona egregiamente! 
Inoltre su questo NAS4Free utilizzo anche il servizio RSYNC client per sincronizzare il contenuto di una cartella del disco con quello di un altro PC FreeNAS versione 0.69 (quindi per ora non ancora aggiornato).

Da alcuni anni ormai sto gestendo alcuni vecchi PC riconvertiti, ecco l'elenco:
n.2 - PC FreeNAS 0.69.2 Intel Pentium 3
n.1 - PC FreeNAS 0.7.2 Intel Pentium 3
n.1 - PC NAS4Free 9.1 Intel Pentium 3 (*** aggiornato ***)
n.1 - PC FreeNAS 8.3.1Intel Pentium 4 (*** nuovo progetto nato dal fork! ***)
... fino ad oggi sono rimasto molto soddisfatto del loro comportamento!

Una delle caratteristiche che apprezzo di più in questi prodotti (FreeNAS e NAS4Free) è la possibilità di aggiornare il firmware (ovvero tutto il software del sistema operativo) senza dover riformattare il tutto!
Un'altra caratteristica, secondo me importante, è la presenza sia di un editor che di un gestore file interno grafico, con cui eventualmente cancellare o modificare file e cartelle su cui non si hanno permessi a livello di condivisione. 
NAS4Free ha sviluppato molto bene le funzioni di diagnostica e di LOG dei dischi, e del sistema. 

Ora qualche consiglio sulle opzioni del BIOS del PC:
  • Se possibile attivate da BIOS l'avvio automatico del PC ogni giorno ad un'ora prefissata, così se mancasse la corrente il PC ripartirebbe da solo al più tardi il giorno successivo
  • Scegliete l'opzione che segnala eventuali errori hardware ad eccezione della tastiera, ovvero "ALL, but keyboard", in modo da poter far funzionare il PC anche senza dover necessariamente collegare una tastiera.
  • Disabilitate la cache VIDEO o comunque qualunque tipo di cache che sottragga memoria alla RAM principale, in quanto comunque NON gioverebbe significativamente al funzionamento del sistema operativo.
Aggiornamento del 03/09/2013: Ogni tanto bisogna aggiornare il Sistema Operativo dei propri dispositivi NAS in modo da correggere i bug presenti ed eventualmente sfruttare le nuove funzioni realizzate. Così ho provveduto ad effettuare l'upgrade di uno dei 5 sistemi NAS che utilizzo. In particolare ho aggiornato il software del NAS che montava già NAS4Free 9.1.0.1 (revisione 531) alla versione NAS4Free 9.1.0.1 (revisione 847) utilizzando l'apposita funzione aggiorna firmwareNon mi aspettavo particolari problemi nell'upgrade, infatti tutto è andato a buon fine, molto velocemente!

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mercoledì 5 dicembre 2012

Windows 7 a 64 bit non installa stampanti condivise da XP a 32 bit? Ecco la soluzione!

All'interno di reti LAN (Local Area Network), che ospitano molti PC con differenti sistemi operativi (Windows XP, VISTA, SEVEN), soprattutto quando questi ultimi sono in parte a 32 bit e in parte a 64 bit, possono insorgere problemi di incompatibilità fra le stampanti, quando si tenta di porle in condivisione
Per "stampante condivisa" si intende, nel mondo Windows, una periferica di stampa collegata fisicamente ad un PC, ma  visibile e utilizzabile anche da altri PC della comune rete locale (LAN).
Nello specifico, se con un sistema Windows 7 a 64 bit si cerca di installare (con il classico "connetti") una stampante condivisa che è collegata fisicamente ad un PC che utilizza  ad esempio Windows XP a 32 bit, solitamente il processo non va a buon fine, e compare il messaggio di errore "Nessun driver trovato"

In sostanza la stampante non viene correttamente rilevata quando si mischiano configurazioni di Sistemi Operativi Windows a 32 e 64 bit!


Sino a quando non verrà fornita una soluzione ufficiale (patch) da Microsoft, ecco la soluzione indicata da Arthur Xie su technet, da adottare sul PC che utilizza Windows SEVEN a 64 bit:

1. Premi Start, clicca su Pannello di Controllo e clicca due volte su  Visualizza Dispositivi e stampanti
2. Clicca su Aggiungi Stampante
3. Seleziona "Aggiungi stampante locale". 
4. Seleziona "Crea una nuova porta". Scegli "Local Port" come tipo di porta.
5. Nel riquadro  "Digitare un nome di porta", inserisci l'indirizzo nel seguente formato
\\[indirizzo IP o nome del computer]\[nome della stampante condivisa]
Poi premi avanti, (ad esempio \\PC1XP\hplaserjet ).
6. Clicca il pulsante Windows Update, attendi che finisca il processo di aggiornamento e poi cerca il driver di nuovo.
7. Concludi l'installazione.

ESPERIENZA PERSONALE:
La condivisione di stampanti con la combinazione Windows SEVEN a 64 bit + XP a 32 bit  mi ha dato problemi con molte stampanti di marche differenti
Mentre Windows 7 a 32 bit + XP a 32 bit normalmente non da problemi. 
Naturalmente le vere stampanti di rete, cioè quelle che possiedono una porta Ethernet incorporata e sono configurabili con un indirizzo IP specifico, ovviamente sono immuni a questo problema!

Potrebbe esserti utile il post: 4 modi diversi per collegare in rete e condividere una stampante o un fotocopiatore
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lunedì 3 dicembre 2012

File system danneggiato... come recuperare dati dai file.CHK? Ecco 5 software per riparare i danni!

Alcune volte, purtroppo, può accadere che il sistema operativo (Windows) non riesca più a leggere alcuni file. In genere questo accade perché il File System si è danneggiato a causa di un problema software e/o hardware (in proposito potresti leggere: Guasti e Riparazioni: dischi rigidi e supporti di memorizzazione). 
Disgraziatamente non sempre si può porre rimedio facilmente e, a seconda dei file o delle cartelle che sono state danneggiate, potrebbe diventare addirittura impossibile l'avvio del sistema operativo!
Esempio di: Controllo del File System su Disco C:

Le varie versioni di Windows (98, XP, VISTA, SEVEN, 8, 10) nel tempo hanno incrementato il loro livello di sicurezza, e nel frattempo anche il File System è cambiato (passando da FAT, FAT32, exFAT NTFS) e ha aumentato la sua robustezza agli errori.

Affidabilità
"Con i file system FAT e HPFS(1), se viene danneggiato un settore in cui si trova uno degli oggetti speciali del file system, si verificherà un errore di un singolo settore. NTFS impedisce che questa situazione si verifichi in due modi: innanzitutto non utilizzando alcun oggetto speciale sul disco e tenendo traccia e proteggendo tutti gli oggetti presenti sul disco. In secondo luogo con il file system NTFS vengono conservate più copie della Tabella File Master, il cui numero dipende dalla dimensione del volume. " Fonte Microsoft
Nota (1): HPFS è un file system introdotto col sistema operativo OS/2. HPFS è supportato solo in Windows NT versioni 3.1, 3.5 e 3.51. In Windows NT 4.0 non è supportato, né è consentito l'accesso a partizioni HPFS. 

Tuttavia ancora oggi alcuni Computer possiedono periferiche di memorizzazione che utilizzano File System meno recenti e meno sicuri (FAT appunto). Più semplicemente molti di noi usano spesso chiavette USB che normalmente sono pre-formattate con FAT32 (e non NTFS).

Quando si verificano problemi al File System, spesso già in fase di avvio del sistema o mentre si inserisce una chiavetta USB, il sistema operativo esegue delle procedure automatiche che tentano di correggere gli errori utilizzando i comandi e le procedure già presenti in Windows:

1) Chkdsk: un comando da DOS che verifica e tenta di riparare il File System. Ad esempio chkdsk c: /F /R

2) Scandisk: un programma Windows che verifica e tenta di riparare il File System. Ad esempio Scandskw.exe 

Se queste procedure riescono a "riparare" il File System spesso viene creata una cartella nascosta FOUND.000 che contiene tutti i file o frammenti di file recuperati. Essi vengono rinominati nella forma FILExxxx.CHK , dove xxxx è un numero progressivo.

I file con estensione .CHK (Checkpoint) identificano appunto frammenti di file persi e molte volte contengono file mischiati fra loro in modo inutilizzabile. Come fare quindi per recuperare i file .CHK ?
Purtroppo questo tipo di estensione non agevola l'ispezione dei file per capire se sono comunque utilizzabili o meno, tuttavia possono correre in aiuto software specifici (alcuni gratuiti) che aiutano nel recupero dei dati come:

2) FileCHK di Martin Kratz (download dal sito di Eric Phelps

Tutti questi software esaminano e sostituiscono l'estensione del file.CHK con quella più appropriata a seconda della natura del file (foto, documento, musica, ecc.). In questo modo è più semplice aprirli e verificare se sono validi.
In alcuni casi fortunati il file risulta infatti integro e utilizzabile!

Esistono anche altri software Shareware o a pagamento, di cui però NON ho potuto verificarne le effettive capacità...

5) CHK File Recovery di CHEAP Recovery Solutions

6) EaseUS Data Recovery Wizard Professional 12.9

7) RemoRecover

Infine per chi volesse esaminare manualmente il contenuto dei file (ad esempio con il software Blocco Note / NOTEPAD di Windows) consiglio di guardare i primi caratteri del file e confrontarli con la legenda sottostante per capire la natura del file esaminato ed associare l'estensione corretta.

PK: file compresso (.ZIP)
MZ: eseguibile (.EXE, .DLL, .OCX)
BM: immagine (.BMP)
GIF89: immagine (.GIF)
II: immagine (.TIF)
Rar!: file compresso (.RAR)
ÐÏ: file di Microsoft Office (.DOC, .XLS)
ITSF: file HTML compilato (.CHM)
%PDF: file di Adobe Acrobat (.PDF)
‰PNG: immagine (.PNG)

ESPERIENZA PERSONALE:
I supporti più fragili e sensibili a problemi di file system sono le chiavette USB e i dischi esterni USB, soprattutto quando utilizzano il vecchio sistema FAT. Spesso gli errori sul file system compaiono dopo avere tolto la chiavetta USB dal PC senza prima averla "scollegata" con l'apposita funzione di Windows in system tray, soprattutto mentre il sistema operativo stava ancora copiando o salvando dati sulla chiavetta o aveva ancora file aperti su di essa.

Ricordo che un giorno in una chiavetta USB (con FAT32) utilizzata con Windows XP, mi è capitato di perdere il contenuto di un'intera sotto-cartella (che mostrava caratteri "strani" al posto del nome dei file). Inserendo la stessa chiavetta in un PC con Windows 7, il Sistema Operativo mi ha correttamente avvertito del problema e ha purtroppo "corretto" automaticamente il File System trasformando però i file corrotti in più di 1300 file con estensione .CHK  !!!
Grazie ai software sopra indicati sono riuscito velocemente a recuperare almeno una parte dei documenti presenti fra i 1300 !!!
Successivamente ho utilizzato una utility per la Formattazione a Basso Livello (Low Level Format) per azzerare completamente il contenuto della chiavetta e riutilizzare la chiavetta usb, vedi qui: HDD LLF: come formattare a basso livello gli Hard Disk.

Consiglio n.1: quando acquisti una nuova chiavetta USB, verifica con quali sistemi operativi la utilizzerai prevalentemente..
  • Se le usi solo come supporto di scambio tra molteplici PC con sistemi operativi differenti (XP, VISTA, SEVEN) allora hai bisogno della massima compatibilità quindi lasciala com'è (pre-formattata in FAT32).
  • Se invece la utilizzi per memorizzare dati importanti (ad esempio copie di backup) e prevalentemente con 1 PC e 1 solo sistema operativo (ad esempio Windows 7) allora ri-formattala subito in NTFS (New Technology File System), in quanto quest'ultimo è più robusto agli errori. E' vero che con NTFS perde in compatibilità con certi vecchi PC, però esiste anche per loro un apposito software di lettura (NTFS reader per Win 95, 98, Me). 
Consiglio n.2: Se hai dischi fissi del PC o chiavette che contengono già alcuni dati (con file system FAT32) puoi convertirli in NTFS senza perdere i dati presenti utilizzando il comando di sistema convert
Ad esempio per convertire l'unità C: basta scrivere dal prompt dei comandi: convert c: /fs:ntfs

Per i file illeggibili di Corel Draw leggi invece: Come Recuperare un file Corel Draw danneggiato

Purtroppo in alcuni casi il disco esterno o la chiavetta USB diventa illeggibile. In questo caso puoi utilizzare applicazioni che leggono i dati RAW presenti nel supporto danneggiato e tentano un ripristino. 
Ad esempio l'ottimo tool gratuito: EaseUS Partition Master Free mette a disposizione un'apposita funzione di controllo e tentativo di ripristino del filesystem.
Inoltre sono disponibili funzioni per:
  • formattare i dischi, 
  • convertire il filesystem in NTFS, 
  • cancellare, unire e ripristinare partizioni,
  • mostrare o nascondere partizioni,
  • copiare o creare partizioni,
  • ridimensionare e spostare partizioni,
  • allineare dischi SSD ai 4K
I prodotti di EaseUS sono molto affidabili.
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mercoledì 28 novembre 2012

Windows 7 - Virtual PC - XP MODE - 2 PC in 1

Microsoft Windows 7 (Professional, Enterprise o Ultimate) permette di integrare al suo interno Windows Virtual PC, ovvero un software che consente di emulare virtualmente l'hardware di un computer e quindi facilita l'installazione di sistemi operativi virtuali (fra cui ad esempio Windows XP). In sostanza è come avere un PC dentro al PC, entrambi sufficientemente indipendenti.

Inoltre, per facilitare la migrazione degli utenti da Windows XP a Windows 7, la Microsoft ha concesso la possibilità di scaricare ed installare sullo stesso PC su cui gira Windows 7 anche una copia legittima e gratuita di Windows XP, appunto per retro-compatibilità (Attenzione: purché SEVEN NON sia però nella versione HOME)
Per fare questo bisogna seguire alcuni passi propedeutici all'installazione della cosiddetta "Modalità Windows XP" (o XP-MODE). In sostanza bisogna prima scaricare e installare, sul PC che contiene Windows SEVEN, il software Windows Virtual PC e poi scaricare e configurare la copia legittima di Windows XP, tutto i passaggi sono indicati in questa pagina dedicata (http://www.microsoft.com/italy/windows/virtual-pc/default.aspx)

La Modalità Windows XP permette di eseguire programmi software di Windows XP direttamente sul desktop di Windows 7. 
Inoltre attivando le "Funzioni di Integrazione" per: stampanti, unità usb ma anche dischi interni, si possono condividere e utilizzare le stesse periferiche tra i due desktop di Windows XP e di Seven. 
Quindi è anche possibile accedere alle cartelle di Windows 7, tra cui Documenti, Immagini, Desktop, Musica e Video, da un ambiente di virtualizzazione Windows quale è la Modalità Windows XPAd esempio il disco C di Seven può essere visto in Windows XP come periferica collegata.
Per attivarle è necessario scegliere la macchina virtuale, cliccare su impostazioni e spuntare la voce "Funzioni di integrazione" sulle periferiche e i dischi da mettere in condivisione.

ESPERIENZA PERSONALE:
Sono estremamente soddisfatto della modalità "Windows XP" che mi permette di far funzionare anche i programmi più obsoleti. In particolare con Windows 7 a 64 bit che virtualizza Windows XP a 32 bit posso lavorare anche col software che funziona esclusivamente su macchine a 32 bit.
In passato c'era una ulteriore limitazione al funzionamento di Windows XP in modalità virtuale, ovvero era necessaria la presenza della funzionalità di "virtualizzazione hardware" nella CPU del PC. Tuttavia pur essendo una funzionalità importante ai fini della "velocità di funzionamento" del sistema, non è più vincolante e viene anch'essa eventualmente emulata dal software!
Ho abilitato anche le Funzioni di Integrazione per condividere il disco principale di Seven, ma ho rilevato un problema (bug) a seguito dell'installazione su Windows 7 - x64 bit dell'aggiornamento KB2592687 Update (RDP 8.0 Protocol Update). In effetti dopo l'aggiornamento alcune unità interne (fra cui \\tsclient\C  e \\tsclient\D ) non sono più raggiungibili e cliccandole viene mostrato il messaggio "percorso non disponibile". Attualmente, per quel che so, esistono solo due soluzioni percorribili: disinstallare l'aggiornamento suindicato oppure rendere il disco C condiviso in rete e raggiungerlo attraverso la rete. In attesa di un fix da parte di Microsoft è possibile seguire una discussione in merito sul forum social.technet.microsoft 
P.S.: A quanto sembra il nuovo sistema operativo di Microsoft Windows 8 purtroppo NON prevede gratuitamente la possibilità di installare la "modalità Windows XP"  piuttosto è possibile utilizzare Hyper-V e procurarsi e poi installare una copia full a pagamento di Windows XP. Chi avesse già aggiornato il sistema da Windows 7 a 8 e avesse all'interno una macchina virtuale Windows XP Mode inaccessibile troverà utile questo articolo: Come recuperare dati da una macchina virtuale Windows XP Mode su Windows 8

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mercoledì 21 novembre 2012

Problema: Periferica USB non riconosciuta... Che fare?

Improvvisamente un giorno può accadere che il tuo PC non legge più la tua chiavetta USB contenente l'unica copia di dati importantissimi e sempre il PC mostra questo messaggioPeriferica USB non riconosciuta, una delle periferiche collegate al computer non ha funzionato correttamente, Windows non è in grado di riconoscerla oppure Dispositivo USB non riconosciuto, uno dei dispositivi USB collegati al computer non ha funzionato correttamente, Windows non è in grado di riconoscerlo anche se fino al giorno prima tutto funzionava perfettamente! 
Quali possono essere le cause e le possibili soluzioni?

Ecco le verifiche da fare:
  • a volte basta semplicemente... scegliere un'altra porta USB, fra le altre disponibili, e la periferica si rimette a funzionare!
  • scollegare tutte le periferiche USB dal PC (tranne ovviamente tastiera e/o mouse se sono USB) e reinserire solo la periferica incriminata (molte periferiche USB collegate insieme potrebbero assorbire troppa corrente).
  • verificare se la periferica in uso, per funzionare in modo corretto, ha necessariamente bisogno di un cavo USB di doppia alimentazione (o cavo DUAL POWER), e invece è collegata con un semplice cavo USB singolo (quindi non è sufficientemente alimentata). Ad esempio alcune chiavette ADSL e alcuni Hard Disk portatili necessitano espressamente di un cavo USB DUAL POWER. Alcuni dischi fissi esterni, oltre al cavo USB per i dati, hanno addirittura bisogno di un apposito alimentatore esterno. In quest'ultimo caso verificare che l'alimentatore sia funzionante!
cavo USB DUAL POWER
  • staccare il cavo USB dal PC, poi spegnere il PC e scollegarne anche il cavo di corrente per qualche minuto, poi ricollegarlo e inserire la periferica USB.

ESPERIENZA PERSONALE:
In un PC mi è capitato di inserire una chiavetta USB in qualunque porta USB del computer e ricevere sempre il messaggio "periferica USB non riconosciuta". Finalmente dopo avere scollegato un replicatore di porta USB, che apparentemente non aveva nessuna relazione col problema (in quanto era collegato al PC ma inutilizzato), la chiavetta USB è stata correttamente riconosciuta! 
In quel caso il replicatore di porte USB (un USB HUB a forma di tappetino per mouse con una "bellissima" illuminazione a led blu lungo il bordo) evidentemente assorbiva troppa corrente togliendola a tutte le altre porte USB del PC!
In un altro caso invece mi è successo questo: su un PC con Windows XP tutte le porte USB funzionavano correttamente compresa quella a cui era collegata una Stampante, ma non appena si collegava, via porta USB, uno smartphone (nel caso specifico un iPhone) compariva il messaggio di errore: "Stampante non in linea". Scollegando l'iPhone la stampante tornava in linea e funzionante! Oltretutto le stesse apparecchiature hanno convissuto per anni e solo a partire da una certa data si è presentato il problema.

Se poi la chiavetta sembra danneggiata puoi sempre formattarla a basso livello. Leggi anche: HDD LLF: come formattare a basso livello gli Hard Disk e le chiavette USB
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mercoledì 14 novembre 2012

Come fare per utilizzare un account GMAIL sul BlackBerry

Se hai un account di posta elettronica con Google GMAIL puoi impostare il tuo Blackberry in modo da inviare e ricevere email da cellulare (ciò è possibile anche con altri provider ovviamente, ma questo post è dedicato all'accoppiata Google GMAIL + Blackberry)

Naturalmente le stesse email dell'account possono essere lette contemporaneamente anche via WEB accedendo all'interfaccia di GMAIL su internet (da computer, tablet, ecc.) oppure impostando un client di posta elettronica (thunderbird, outlook, ecc.) che si connetta al medesimo account con accesso POP IMAP. Ad esempio leggi: Thunderbird + GMAIL integrati al meglio!
Per un utilizzo evoluto e multi-dispositivo dell'account è però necessario prediligere il protocollo IMAP (Internet Message Access Protocol) su tutti i dispositivi, compreso il Blackberry.
 Per configurare il servizio di posta con protocollo IMAP, procedi come segue:

1) Da PC tramite browser, dopo essere entrato con le credenziali del tuo account di posta elettronica nel servizio Google GMAIL, devi accedere alle "Impostazioni" della posta nella sezione "inoltro e POP/IMAP" e devi attivare la funzione "Accesso IMAP".

2) Sul Blackberry nel menù principale devi scegliere l'icona Config., poi l'icona impostazioni e-mail, poi devi scegliere la voce GMAIL, quindi devi inserire il tuo indirizzo di posta elettronica e la password. Poi premi "Avanti" e attendi la conferma dell'avvenuta creazione.

3) Dopo circa 20 minuti è possibile ricevere e inviare email da Blackberry!


Aggiornamento 28/05/2013: 
In alcuni nuovi modelli (ad esempio Il BlackBerry Curve 9320) per configurare le email è necessario prima creare/attivare il proprio BlackBerry ID inserendo i propri dati anagrafici (Nome e Cognome), un indirizzo email di riferimento attivo e già funzionante e una password.
" BlackBerry® ID è la tua chiave BlackBerry universale e offre:

  • Un unico accesso per tutte le applicazioni, i servizi e i siti BlackBerry.
  • Trasferimento automatico di alcuni account e-mail e servizi quando si decide di cambiare smartphone.
  • Accesso completo a tutte le funzioni nello storefront BlackBerry® World™.
  • Protezione delle transazioni finanziarie utilizzando i servizi BlackBerry.


Dopo pochi istanti si riceverà una mail con un link al sito Blackberry, bisogna cliccare il link per attivare il nuovo account (BlackBerry ID).
Solo dopo avere attivato il proprio BlackBerry ID è possibile procedere alla impostazione dell'account e-mail (GMAIL) su cellulare (vedi punto 2).

Approfondimento:
Impostazione degli account e-mail sul tuo smartphone BlackBerry [fonte Blackberry]

ESPERIENZA PERSONALE:
Con GMAIL è anche possibile attivare sullo stesso account e contemporaneamente, sia l'accesso POP (attraverso un client di posta) sia l'accesso IMAP su cellulare!
Inoltre GMAIL, nelle impostazioni della posta, permette anche di scegliere quali sono le cartelle (Google le chiama ETICHETTE) che devono essere mostrate in IMAP (ad esempio: Speciali, Importanti, Chat, Posta inviata, Bozze, Tutti i Messaggi, Spam, Cestino, ecc.). 
ATTENZIONE: se vuoi che lMAP funzioni correttamente su Blackberry è necessario mostrare SEMPRE su IMAP la cartella Tutti i Messaggi. In caso contrario, ovvero se togli la spunta sul flag di questa cartella, non riuscirai più a visualizzare le email sul Blackberry! 

Leggi anche:
Come Stampare Rubrica ed SMS del BlackBerry?
Thunderbird + GMAIL al meglio!

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venerdì 19 ottobre 2012

WeTransfer: come inviare file di grandi dimensioni con INTERNET

PROBLEMA: Come fare a trasferire facilmente file di grosse dimensioni (qualche Gigabyte) attraverso INTERNET?

CAUSA: Spesso le caselle di posta elettronica non permettono di inviare o di ricevere file allegati con dimensioni superiori a qualche Megabyte (solitamente 5 MB), inoltre può succedere che le caselle di posta si intasino velocemente a causa di questi file molto grandi.

SOLUZIONE: Anziché inviare direttamente il file, puoi inviare una mail con il collegamento (link) ad esso. Un collegamento occupa uno spazio praticamente nullo quindi non può creare nessun tipo di problema di intasamento. Ti serve solo uno spazio condiviso e capiente su Internet dove depositare temporaneamente i tuoi files...
WeTransfer è un servizio online che si occupa di automatizzare facilmente proprio tutte queste operazioni.
WeTransfer

WeTransfer è veramente interessante in quanto:
1) è semplice e sicuro da utilizzare,
2) è gratuito
3) non richiede registrazione 
4) parla anche italiano!


Chi INVIA i file, deve inserire queste informazioni:
  • l'indirizzo e-mail dei destinatari (sino a 20 differenti separati da uno spazio o da una virgola ",")
  • l'indirizzo e-mail del mittente
  • il testo del messaggio (opzionale)
  • il file o i files da inviare

L'unico limite (si fa per dire) è dato dalla dimensione massima del file da spedire che è di 2 GigaByte (per ogni file). Ma si possono inviare contemporaneamente molteplici files ognuno di 2 GB !!! 
Poi basta premere il pulsante Trasferisci e i file vengono caricati (upload) sul server di WeTransfer. Una volta completato l'upload tu (mittente) ricevi una mail di conferma che i file sono disponibili, mentre ogni destinatario riceverà una email con il collegamento (link) ai files ed avrà tempo al massimo 1 settimana per scaricarli (download), dopodiché verranno automaticamente cancellati.
WeTrasfer è disponibile anche in versione mobile come App sia per sistemi Android che Apple iPad / iPhone.

[Web Link]: WeTransfer
[Google Play Store] WeTransfer Android App
[Apple App Store] WeTransfer App


Esiste anche WeTransfer PLUS, ossia una versione a pagamento che ne estende le funzionalità e i limiti. Ecco di seguito le caratteristiche aggiuntive:
1) Aumentare a 20 GigaByte la dimensione massima di ciascuno dei file trasportabili. 
2) Mantenere i  files memorizzati sui server di WeTransfer per uno spazio di occupazione massimo pari a 100 GB.
3) Inserire una password di protezione per i tuoi trasferimenti
4) Fissare la scadenza dei trasferimenti
5) Gestire i trasferimenti, decidendo se e quando eliminare i file. Controllare chi ha effettuato il download dei files. Inoltrare, inviare nuovamente o eliminare i trasferimenti a piacimento.
6) Creare una rubrica personalizzata
7) Personalizzare l'url di accesso in WeTransfer
8) Personalizzare la pagina di accesso con stile professionale
9) Creare e-mail con design personalizzati
10 Collegare le app WeTransfer
11) Sfruttare l'assistenza in chat

12) Accedere all'interfaccia a riga di comando
I costi sono: €120,00/anno con pagamento in unica soluzione oppure 12,00/mese con pagamento periodico.

ESPERIENZA PERSONALE:
Personalmente penso WeTransfer sia un gran bel servizio di trasferimento file: è veloce gratuito (nella versione base) e mette a disposizione 2 GB senza limiti dimensionali nemmeno sul singolo file e senza neppure doversi registrare! 
Quando devi spedire molti files o una cartella contenente più files potresti comprimerli sul tuo PC in formato .zip prima di effettuare la spedizione e allegare in WeTransfer solo il file compresso ("zippato"). In questo modo riduci lo spazio dei dati da trasmettere e quindi riduci anche i tempi di upload. Inoltre tieni presente che, anche se tu non comprimi i files, comunque WeTransfer consegnerà al destinatario un unico file compresso in formato .zip contenente tutti i file inseriti da te (mittente), quindi alla fine ti conviene prevedere in anticipo l'uso della compressione dei files!
Inoltre è possibile aprire più sessioni separate e contemporanee di WeTransfer ad esempio utilizzando 2 o più finestre dello stesso browser oppure aprendo più volte il browser. Con questo piccolo trucco puoi inviare simultaneamente più email allo stesso destinatario includendo in ciascuna un allegato massimo di 2 GB (ad esempio 2GB sulla finestra1 e 2GB sulla finestra2). La velocità di upload sarà proporzionale alla grandezza degli allegati e alla quantità di finestre aperte!

Se hai bisogno di mantenere i tuoi file memorizzati e disponibili online per più di una settimana utilizzando un servizio di trasferimento via web gratuito leggi il post: Come scambiare giga-file su internet? con GE.TT !

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